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Auronzo di Cadore e il Teatro per le Scuole

Auronzo di Cadore e il Teatro per le Scuole

Auronzo di Cadore e il Teatro per le Scuole



Presentata la SESTA edizione della  
STAGIONE DI TEATRO PER LE SCUOLE ad Auronzo di Cadore

Partirà lunedì 14 ottobre 2016 la sesta stagione di “Scuole a Teatro... Ad Auronzo di Cadore”, progetto voluto e organizzato dall’assessorato alla cultura in collaborazione con RossoTeatro e con direttore artistico Alessandro Rossi, rivolto agli Istituti di ogni ordine e grado dall'infanzia alle secondarie di secondo grado. Un grande progetto educativo che vedrà il Cinema teatro Kursaal riempirsi alunni, dalla scuola dell'infanzia alle secondarie di secondo grado, provenienti da ogni parte del Cadore.  Un stagione caratterizzata da tematiche forti e attuali, contestualizzate da temi predominanti:

rapporto tra arte e teatro;
l'importanza del recupero della narrazione;
un progetto dedicato agli adolescenti;
l'immancabile spettacolo per la Giornata della Memoria;
un progetto per la Giornata per la lotta contro le Mafie;

Il sipario si alzerà giovedì 09 novembre 2017 con lo spettacolo “NINA, DUE PASSI NEL'ADOLESCENZA” della Compagnia GattoVaccino di Torino, inserito nel “Progetto Adolescenza”.
 Una giornata come tante. La scuola. Le amiche. Mamma e papà. E poi una festa, la solitudine, la musica fortissima che spacca le orecchie. Un pensiero che a volte corre sul limite, sottile sottile, a un passo da una caduta. Ma sul fondo qualcosa di completamente diverso. Un sorriso, un rossore, uno sguardo dritto negli occhi. Niña racconta il periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza. Questo passaggio, pur nei tratti di continuità con gli anni precedenti, esprime un valore simbolico di “rottura”. Nato nell’ambito del progetto DNA Drammaturgie Non Allineate per l’infanzia e l’adolescenza promosso da Uno Teatro in seno alla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Nina è uno spettacolo fresco e innovativo, zeppo di sonorità, voce registrate con le quali Niña dialoga, video che vengono proiettati sulla scena di carta, luci stroboscopiche, canzoni ed un testo giovane e profondo al tempo stesso. Una sorpresa piacevole nel panorama teatrale per ragazzi e non solo, una compagnia con idee frizzanti ed uno spirito volto alla sperimentazione dei mezzi comunicativi in teatro. Vincitore del premio del Pubblico e Menzione speciale della giuria al Crash Test Festival 2016.
Uno spettacolo rivolto alla scuola Secondaria di Primo Grado e alle classi prima e seconda della secondaria di secondo grado.

Torneremo a teatro per il progetto “Arte e Teatro” venerdì 17 novembre 2017 con lo spettacolo “CELESTE, LA FIABA DEI COLORI” della Compagnia Franceschini Performing Art di Verona.
I colori dell’arcobaleno sono protagonisti dell’opera, con i loro significati. Il narratore, un “nonno” parla di un bambina che nessuno a scuola vuole vicino a se e per farle capire che potrà conquistarsi un posto assieme agli altri suoi compagni, le narra la storia di Celeste che i colori dell’arcobaleno non volevano. Celeste parte per un viaggio nel mondo dei colori, li incontra, ne conosce pregi e difetti e infine, superata una grande difficoltà, viene riconosciuto e accettato dagli altri colori fino a comporre l’arcobaleno. Così succede anche alla bambina, di nome Celeste che, accompagnata dal narratore-nonno, dimostrerà le sue capacità e valori ai suoi compagni di scuola. I linguaggi utilizzati – narrazione, pittura dal vivo e animazione di figure - continuano la ricerca dell’artista sul ruolo della pittura estemporanea, dal vivo, nell’ambito drammaturgico e teatrale. Le azioni sono così completate dalla creazione dal vivo di scene dipinte, di sensazioni ed emozioni date da ornamenti, colori, segni che vengono realizzati direttamente sulla scena.
 Uno spettacolo di teatro d'attore e pupazzi rivolto alle scuole dell'infanzia e al 1° Ciclo della Scuola Primaria.




Lo spettacolo del progetto “Narrazione” incanterà il 24 novembre 2017 il pubblico delle classi del 2° ciclo della scuola elementare. Sarà IL FIORE AZZURRO della pugliese Daria Paoletta.
Una narratrice e un pupazzo. Una scena essenziale, due cubi di legno e una pedana per dare inizio ad un viaggio.
Un viaggio attraverso la storia di un popolo, quello tzigano, attraverso l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto ma è in continuo cambiamento. L'attrice Daria Paoletta riscrive la storia appartenente alla tradizione zigana, dal titolo “Il fiore azzurro”. In scena con lei un pupazzo con il quale dà vita ad dialogo tra le due parti: il teatro di figura e la tecnica della narrazione.  Un viaggio iniziatico, dove l'andare di Tzigo corrisponde ad una ricerca identitaria. La narratrice è per Tzigo un'amica, una compagna, una spalla su cui piangere e, al tempo stesso, colei che disegna per lui gli spazi, attraverso un utilizzo sapiente della sua voce e del suo corpo d'attrice. Lo spettacolo ha vinto il premio IN-BOX Verde 2017 e una menzione speciale al Festival Festebà 2017: La giuria di Festebà 2017 assegna la menzione speciale allo spettacolo “Il fiore azzurro” della compagnia Burambò per la grande abilità attoriale di Daria Paoletta che, pur essendo in scena solo con il pupazzo Tzigo, ha creato attorno a lui una molteplicità di personaggi grazie al magistrale uso del corpo e della voce .
Uno spettacolo di teatro di narrazione e animazione rivolto al e 2° Ciclo della Scuola Primaria

Martedì 30 gennaio 2018, in occasione delle manifestazioni per la Giornata della Memoria, sarà invece lo spettacolo rivolto ai ragazzi più grandi, secondarie di primo e secondo grado, ad essere ospitato presso il Kursall.
Il progetto, vincitore del premio Eolo Awards 2014 come miglior progetto creativo di teatro per ragazzi, si intitolala  VIAGGIO AD AUSCHWITZ A/R ed è la storia di un uomo convinto della sua integrità morale e del suo senso di giustizia, che, un giorno, durante la visita al campo di concentramento di Buchenwald, immaginandosi prigioniero in quel luogo, scopre il lato oscuro di sé e drammaticamente comprende che in quella condizione potrebbe per la sua sopravvivenza abiurare a tutti i suoi principi etici. Per uscire dal baratro in cui questa scoperta lo ha sprofondato, parte per un lungo pellegrinaggio a piedi, seguendo le rotte della deportazione, ricercando se stesso, i fatti e le storie di un’umanità offesa e scoprendo il potere taumaturgico del contatto e della relazione con la gente e con il mondo. Nel 2011 Gimmi Basilotta, l'attore che racconta la storia in scena, ha realizzato il progetto Passodopopasso ed ha avuto così la ventura di compiere un lungo cammino, insieme ad altri “pellegrini”, dal Piemonte fino in Polonia, ripercorrendo a piedi il viaggio di deportazione che nel 1944 portò ventisei ebrei cuneesi da Borgo San Dalmazzo ad Auschwitz; il viaggio è stata l’occasione di ragionare e di parlare di memoria, scoprendo e toccando con mano quanto essa sia ora una necessità e un dovere , non solo per il rispetto della Storia, di chi l’ha vissuta, l’ha subita, ne ha sofferto e ne è stato sopraffatto, ma per poter vivere il presente in modo consapevole .
Uno spettacolo di teatro d'attore per la scuola secondaria di primo e secondo grado

Il progetto “Narrazione” porterà Venerdì 23 marzo 2018  i bimbi delle elementari a teatro per assistere all'intenso spettacolo “ENIDUTILOS” di e con Roberto Anglisani di Milano. Dedicato a tutti coloro che si sono sentiti anche solo per un momento dei brutti anatroccoli, perchè scoprano il cigno che è in loro lo spettacolo racconta la storia del Brutto Anatroccolo. "...I brutti anatroccoli ci piacciono perché non conseguono vittorie facili, perchè sembrano ciò che non sono e sono ciò che diventano, perchè sanno aspettare, perchè rivelano la bellezza che non si vede, perchè quando vincono la vittoria è grande..." Il brutto anatroccolo è una storia fondamentale, psicologica e spirituale. E’ una storia che incoraggia coloro che soffrono nel sentirsi inadeguati a non darsi per vinti, a resistere, a lottare per la propria vita creativa, per la propria solitudine, per il futuro e per la vita stessa. “Enidutilos” è solo una parola che il brutto anatroccolo ascolta durante la sua metamorfosi, all'inizio non ne coglie il senso, ma sentendola avverte una speciale consolazione... "perché questa è la promessa della natura: dopo l’inverno viene sempre la primavera...".
Uno spettacolo di narrazione rivolto al 2° Ciclo della Scuola Primaria.

Si continua con lo spettacolo per il “Progetto per la Giornata contro le Mafie” il 03 aprile 2018  con “UNA STORIA DISEGNATA NELL’ARIA ”. Una storia disegnata nell’aria è uno spettacolo nel quale l’arte della narrazione mira diritto al cuore dei ragazzi facendo emergere, con l’intelligenza delle emozioni, la fragilità di una adolescente trovatasi al centro di uno dei momenti più drammatici della nostra Repubblica: le stragi di mafia. La storia di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia, è emblematica; è una storia nella quale emerge forte il desiderio di affermare una realtà libera da veti e mutismi, da intimidazioni velate e soprusi subiti. Lo spettacolo racconta di Rita, dei suoi “tatuaggi emotivi”, della sua voglia di vivere e della sua capacità di trasformare, grazie all’aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia. 
Una storia disegnata nell’aria vive il sentimento contemporaneo nelle pieghe degli stati d’animo e nella vitalità caparbia di una diciassettenne che ha visto sgretolare la sua speranza in quel tragico luglio 1992; una storia degna di essere raccontata, oggi, ai ragazzi.
Uno spettacolo di teatro d'attore e pupazzi rivolto alle scuole Secondarie di Secondo Grado.

Chiude la stagione venerdì 13 aprile 2018 lo spettacolo “VALENTINA VUOLE” rivolto ai piccolini. Questa è la storia semplice di una bambina. Che è anche una principessa. Lei ha tutto. Vive in un posto sicuro, dove non manca niente. Ma è sempre arrabbiata e urla, urla sempre, perché tutto vuole sempre di più. Valentina Vuole. Forse le manca qualcosa. Ma cosa non sa. E i grandi? Sembrano non capire. A volte la cosa più importante è anche la più difficile da vedere e da trovare. E per farlo Valentina dovrà cercare nel mondo, perché è lì che bisogna andare per diventare grandi. Valentina vuole è favola di desideri e sogni. Vizi, capricci e regole. E del coraggio che i piccoli e i loro grandi devono avere per poter crescere. Una storia di gabbie che non servono a niente, di frulli di vento e di libertà.
 Uno spettacolo di teatro d'attore e pupazzi rivolto alle scuole dell'infanzia e al 1° Ciclo della Scuola Primaria.



Le prenotazioni per le scuole sono già aperte, è possibile contattare RossoTeatro al numero 328.9666669 o via mail a info@rossoteatro.it. 
Sul sito www.rossoteatro.it è possibile scaricare il programma e il modulo di prenotazione.
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